Ciao,
sono Cristina Di Loreto, psicologa e psicoterapeuta breve strategica, mamma di Azzurra e Manuel e fondatrice di ME FIRST®.
In un articolo precedente (link ad articolo 2) ti ho già parlato del senso di colpa legato alla maternità e del perché è un sentimento così intrinseco all’esperienza di ogni mamma.
Ma quali sono le principali situazioni che nella vita quotidiana di una mamma attivano il senso di colpa? Cosa lo fa scattare?
Uno studio condotto in Finlandia nel 2010 ha cercato di rispondere a questa domanda intervistando 63 mamme, dai 20 ai 40 anni, con bambini in età prescolare, quindi dai 3 ai 5 anni.
A queste mamme è stato chiesto quali fossero nella loro esperienza le emozioni proibite legate alla maternità, quelle che sentivano di dover tenere nascoste e di non poter condividere con gli altri.
Tra le emozioni negative emerse da queste interviste c’erano rabbia, stanchezza e colpa.
Andando ad indagare meglio quest’ultima, gli sperimentatori hanno trovato che ci sono 5 situazioni principali a cui è possibile ricondurre la “scintilla” che fa scattare il senso di colpa.
1. Rabbia
La situazione più comune riguarda la rabbia, e gli atteggiamenti aggressivi verso i propri figli, come ad esempio sgridarli, strattonarli, o dire qualcosa di “cattivo”. Questo porta a sentirsi immediatamente in colpa e a cercare la riconciliazione, chiedendo scusa. Alcune mamme riferivano di sentirsi così anche quando questi atteggiamenti aggressivi erano solo immaginati.
2. Exit
La seconda situazione più ricorrente riguarda delle situazioni che gli sperimentatori hanno definito “EXIT”. In questa categoria rientra tutta una serie di fantasie legate all’idea di mettere al proprio impegno materno. Alcune madri hanno riferito pensieri autodistruttivi o suicidari, oppure fantasia di abbandono. Molte mamme hanno riferito che nei momenti di maggiore stanchezza o frustrazione hanno pensato di essersi pentite di aver avuto un figlio, e che quello è stato il peggior pensiero che gli fosse mai capitato di pensare.
3. Assenza
In questa categoria rientrano tutte le situazioni che riguardano l’assenza materna, sia reale che immaginata.
Molte mamme riferivano di non sentirsi mai abbastanza presenti per i loro figli, e di sentirsi in colpa quando cercavano di ritagliarsi del tempo da dedicare a se stesse.
Queste situazioni includono anche il sentirsi mentalmente assente, magari in un periodo in cui si è particolarmente assorbite dal lavoro o dallo studio.
4. Trattamento preferenziale
Alla nascita del secondo figlio, è normale che la madre diventi più protettiva nei confronti del neonato e gli dedichi più tempo, diventando a volte anche più severa nei confronti del primo figlio. Ma per quanto naturale e per certi aspetti ovvio, questo trattamento “speciale” per il nuovo arrivato ci fa sentire in colpa.
Alcune mamme riferivano anche di non sentirsi legate a tutti i figli nello stesso modo, ma di avere un figlio prediletto, per così dire, con cui entrano più facilmente in contatto, a cui si sentono più legate e con cui sentono di essere più affettuose.
5. Il mito della maternità
Infine, molte mamme hanno affermato di non sentirsi in colpa a seguito di situazioni specifiche, ma per pensieri più legati alle aspettative culturali sulla maternità, un vero e proprio mito sociale che dipinge la brava madre come una donna sempre presente, che ama incondizionatamente e che non è mai arrabbiata né stanca.
L’incapacità di raggiungere questi standard così elevati, ma soprattutto impossibili, scatena forti sensi di colpa.
Essere coscienti di quali sono le situazioni che attivano in noi questo sentimento, liberarci dalle aspettative di una maternità perfetta, può aiutarci a vivere a pieno questa esperienza ed usarla per la nostra crescita personale e per essere genitori migliori.
E tu? In quali situazioni ti senti in colpa?
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