Confronto VS paragone

Il confronto tra mamme

Ci sono giorni in cui ti guardi intorno e tutto il mondo sembra essere fatto su misura per qualcuno che non sei tu, altri invece in cui ti guardi allo specchio e ti dici che, tutto sommato, in quel mondo ci stai bene anche te e altre ancora in cui senti di andare proprio “alla grande”.

Va tutto bene! 

Non sei in preda ad una doppia personalità, si tratta di una dinamica comune, generata da un paragone, inevitabile e costante con le persone che ti circondano. Un confronto che, alle volte, ti scoraggia, altre ti aiuta nell’accettazione di certi aspetti di te, altre volte, invece, genera un boost di energia.

Questo è l’effetto del “confronto sociale”.

La teoria del confronto sociale

Si tratta di una teoria elaborata da Leon Festinger e Coll (1954) secondo la quale il confronto sociale è uno strumento importante per aumentare le informazioni riguardanti noi stesse e la nostra autostima. Il confronto può ottenere risultati “al rialzo” o “al ribasso” a seconda che ci si paragoni a persone che riteniamo più abili o, al contrario, meno capaci di noi. Che ci piaccia o no, il confronto è inevitabile. Siamo esseri sociali e se anche, ipoteticamente, ci isolassimo dal mondo esterno, scatterebbe il confronto con le altre donne che portiamo dentro di noi: nostra madre, una sorella, un’amica e persino l’idea stessa di madre che saremmo volute essere quando ancora non lo eravamo.

Essendo un meccanismo naturale e inevitabile è importante saperlo gestire per accrescere il proprio benessere e raggiungere i propri obiettivi. 

Come evitare che un sano confronto si trasformi in una competizione

Quando osservi una persona che ti sembra più “giusta” di te in qualcosa, ad esempio più abile a conciliare il lavoro con la famiglia prova a porti una semplice domanda: “Le capacità che vedo nell’altro possono aiutarmi a raggiungere un obiettivo per me interessante o non sono rilevanti?”

Se la risposta è no, non devi far altro che proseguire sulla tua strada, che va bene così come è, coerente rispetto alle tue scelte e all’obiettivo che vuoi raggiungere. Se invece, quelle capacità che vedi nell’altra persona, pensi che potrebbero sposarsi con il tuo scopo, esercitati ad osservarle e, eventualmente, anche a chiedere aiuto e domandare “Tu come fai?”.

Confronto o paragone?

Che differenze ci sono tra questi due termini? 

Confrontare e paragonare sono utilizzati nella nostra lingua come sinonimi, tuttavia, la ricchezza etimologica di questi vocaboli ci aiuta a cogliere delle sfumature psicologiche importanti

Confrontare deriva dal latino cum frontis e significa “mettere l’una di fronte all’altra” una persona o delle cose, per rilevarne la somiglianza, le affinità, le differenze.

Paragonare, invece, deriva dal greco parakonào “sfregare contro”, composto da parà (presso) e akonào (affilare). Il “paragone” era in origine una varietà di diaspro nero, una pietra molto scura che veniva utilizzata per saggiare la purezza dell’oro. Su questa pietra veniva sfregato il metallo che si intendeva testare e uno o più campioni d’oro di purezza conosciuta. Anticamente si valutava a occhio il colore del residuo lasciato sul paragone, forti dell’uniformità del suo colore nero: se il metallo lasciava un residuo di colore uguale a uno dei campioni, corrispondeva a quella purezza. Tutto questo era possibile perché il valore del campione era noto. Se ci muoviamo sul filo dell’analogia, potremmo dire che ciascuna donna ha un grande valore dentro di sé che è importante scoprire, conoscere e, di conseguenza, difendere. Se non si è conoscenza del proprio valore, reggere al paragone con gli altri diventa difficile e, spesso, causa di sofferenza. 

Aumentare la stima e la conoscenza di sé ci rende donne forti in grado di sostenere ogni paragone che la vita ci propone.

Voltaire scriveva “gli uomini discutono, la natura agisce”. Perciò conosci la tua natura e agisci seguendo i tuoi obiettivi solo così riuscirai a far risplendere l’oro dentro di te.

Dott.ssa Beatrice Bernardi
Psicologa, psicoterapeuta
Psicologa del Team Me First

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